Quali sono stati i momenti chiave del tuo percorso professionale che hanno definito la tua carriera?
Uno dei momenti più importanti è stato l’inizio della mia carriera negli anni ’80, quando ho lavorato nel settore dello spettacolo, della moda e della pubblicità. Conoscere e frequentare personaggi dello spettacolo e collaborare con brand internazionali e riviste di prestigio mi ha permesso di affinare il mio stile e sviluppare un approccio creativo unico.
Successivamente, il passaggio alla progettazione di impianti di illuminazione, grazie ad una azienda di Roma, ha rappresentato una svolta tecnica, dandomi l’opportunità di applicare le mie conoscenze in altre attività a me sconosciute, quale il rapporto con le autorità dell’amministrazioni comunali, la bellezza dei monumenti e siti archeologici e soprattutto una magica avventura dove “ ogni luce crea la sua ombra”. Un incontro magico tra lo sguardo del fotografo e la nuova veste quale tecnico delle luci e la fusione di queste due meravigliose affinità creative.
Cosa ti ha spinto a intraprendere la carriera nella fotografia professionale?
La passione per l’immagine e la luce. Fin dagli inizi, ero affascinato dalla capacità della fotografia di raccontare storie e valorizzare soggetti ed emozioni.
Come è avvenuto il passaggio dalla fotografia professionale alla progettazione e realizzazione di impianti di illuminazione?
È stato una vera fortuna. Una azienda di Roma mi ha dato la possibilità di far parte di un gruppo di tecnici che si occupava , in particolare, degli impianti di illuminazione dei monumenti e siti archeologici della città. L’illuminazione è sempre stata un elemento fondamentale nella mia carriera fotografica, e con il tempo ho approfondito gli aspetti tecnici legati alla luce in ambito architettonico e urbano. La possibilità di progettare e realizzare sistemi di illuminazione su larga scala mi ha permesso di coniugare creatività e ingegneria.
Qual è stata l’esperienza lavorativa più significativa per la tua crescita professionale?
Lavorare con personaggi dello spettacolo , con grandi brand della moda e con team internazionali mi ha insegnato il valore della precisione e della visione artistica. In seguito, gestire progetti di illuminazione pubblica e monumentale in una città storica come Roma mi ha dato una prospettiva più ampia sull’impatto della luce negli spazi urbani.
In base alla tua esperienza personale cosa ti motiva a dedicarti allo sviluppo di iniziative legate al progetto “Il Cespuglio”, che promuove l’agricoltura sostenibile con la riqualificazione del paesaggio e la valorizzazione dei prodotti tipici autoctoni mediante la realizzazione di un parco agro-paesaggistico?
Mi sono avvicinato al progetto “Il Cespuglio” perché condivido i valori di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. La mia esperienza nella fotografia e nell’illuminazione mi permette di raccontare visivamente la bellezza e la autenticità di questa realtà, valorizzando i prodotti biologici e l’impegno della Onlus. Credo che le immagini abbiano un grande potere comunicativo e poter contribuire a dare visibilità a un progetto così importante, rappresenta per me un’opportunità di crescita personale e professionale.
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